Il comprensorio del Consorzio di Bonifica Navarolo rappresenta una tipica area di bonifica, dal momento che la sua giacitura è sensibilmente inferiore ai livelli idrometrici di piena normale dei due fiumi che lo delimitano per due terzi del perimetro.
Le opere gestite dal Consorzio di Bonifica oggi non hanno più come obiettivo fondamentale lo scolo e l’irrigazione dei terreni agricoli; infatti, il territorio di cui si sta parlando ha subito profondi mutamenti: sono sorte aree industriali, sono sorti nuovi e affollati centri residenziali, sono state poste in essere attività produttive che richiedono la corretta efficienza di infrastrutture quali strade, linee elettriche, impianti di telecomunicazione; se, malauguratamente, nel corso di un evento di pioggia particolarmente intenso o particolarmente prolungato, le idrovore degli impianti di pompaggio del Consorzio di Bonifica dovessero rimanere ferme per un guasto accidentale, non sarebbero più soltanto alcune migliaia di ettari di terreno agricolo a subire l’allagamento, ma sarebbero case, fabbriche, capannoni commerciali, strade, ospedali, cabine elettriche; in breve: il patrimonio immobiliare, le strutture produttive, l’economia e la popolazione dell’intero territorio subirebbero danni incalcolabili.
Quindi possiamo senz’altro affermare che il connubio Bonifica-Agricoltura oggi è stato decisamente sostituito dal connubio Bonifica-Territorio ed esso è tanto più inscindibile nell’ambito dell’Agro Cremonese-Mantovano, che in alcune ed estese aree soggiace per ben otto metri al livello idrometrico del fiume Oglio, recapito di tutte le acque di scolo.
Se consideriamo che, oltre ai 1200 chilometri di canali gestiti dal Consorzio di Bonifica, nel territorio scorre una ragnatela idrica il cui sviluppo complessivo si può stimare non inferiore a 5000 chilometri di fossi privati costeggianti le strade e dividenti i terreni agricoli, ci si può rendere ben conto di quanto stretto sia il rapporto fra questo territorio e l’acqua, un’acqua sulla cui qualità è forse prudente non indagare ecces-sivamente, un’acqua che rappresenta una minaccia costante della quale le popolazioni interessate sono per lo più ignare, ma al tempo stesso un’acqua che costituisce l’elemento vitale del paesaggio verdeggiante e rigoglioso che oggi possiamo ammirare e godere.