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Documentario: "Riqualificazione e valorizzazione dei canali Navarolo, Bogina e Fossola" promosso da Consorzio di Bonifica Navarolo Agro Cremonese e Mantovano, Parco Oglio Sud, Comune di Commessaggio, Comune di Sabbioneta, Comune di Viadana, Università degli Studi di Parma con il finanziamento di Fondazione Cariplo.
Il territorio delimitato a sud e a sud-ovest dal fiume Po, ad est e a nord-est dal fiume Oglio, a nord dal canale Delmona Tagliata, denominato Agro Cremonese Mantovano, con R.D. 11 Gennaio 1887 n. 4324 venne classificato Territorio di Bonifica di 1a categoria, ai sensi della L.25/6/1882 n.869 del neonato Stato Italiano (Legge Baccarini).
La situazione idraulica all'inizio del 1900: "Tutto il territorio scarica le acque in Oglio col mezzo di dieci chiaviche delle quali soltanto due a servizio di bacini dotati di impianto idrovoro a vapore. Il colatore principale è il Riglio Delmonazza-Canale-Navarolo, coi piccoli colatori Riglio e Cavamento."
Il Consorzio di difesa idraulica "fra gli interessati nelle opere di scolo e di difesa al Colatore Navarolo, nelle provincie di Mantova e Cremona, fu costituito con Ministeriale Decreto 11 gennaio 1904 n.13470 e racchiude il perimetro stabilito dal progetto 8 febbraio 1903 degli Uffici del Genio Civile delle suddette provincie...".
L'intero territorio del Consorzio era suddiviso in sedici bacini idraulici, tre in Provincia di Cremona e tredici in Provincia di Mantova. Fra gli scopi del Consorzio figuravano:
- curare la difesa e lo scolo di tutto il territorio consorziato.....
- domandare la concessione delle opere di bonificazione di 1a Categoria.
Il Canale Ceriana in prossimità dell’abitato di San Matteo delle chiaviche
Veduta del canale Navarolo a Commesssaggio, con il ponte in barche ed il Torrione Gonzaghesco
Il primo Presidente del Consorzio fu il Cav. Ing. Giovanni Longari Ponzone. La sede del Consorzio fu fissata a Sabbioneta, in Provincia di Mantova.
Con il Decreto Ministeriale n.2207-3272 del 16 luglio 1921, il Consorzio assunse le funzioni di Consorzio Speciale di Esecuzione della Bonifica Cremonese-Mantovana e diede inizio all’esecuzione delle grandi opere di bonifica che avrebbero completamente trasformato e risanato idraulicamente il territorio considerato.
Nel 1950 la ragione sociale dell'Ente venne trasformata da consorzio per l’esecuzione della bonifica in consorzio per la manutenzione delle opere di bonifica ed assunse definitivamente la denominazione di Consorzio di Bonifica Navarolo - Agro Cremonese-Mantovano.
Il Canale Ceriana in prossimità dell’abitato di San Matteo delle chiaviche
Veduta del canale Navarolo a Commesssaggio, con il ponte in barche ed il Torrione Gonzaghesco
Negli anni successivi vennero annessi altri bacini di competenza di consorzi idraulici discioltisi e confluiti nel Navarolo, cosicché la configurazione del comprensorio assunse le dimensioni attuali.
A seguito del trasferimento dallo Stato alle Regioni, DPR n.616/1977, delle funzioni amministrative in materia di bonifica, nel 1984 la Regione Lombardia, con propria legge, ha attuato il riordino dei Consorzi di Bonifica.
In applicazione di tale le provvedimento, con D.P.G.R. in data 29 Aprile 1988 n.1996 venne sancita la decadenza del "vecchio" Consorzio di Bonifica Navarolo e la contemporanea entrata in funzione, a partire dal 1° Maggio 1988, del "nuovo" Consorzio di Bonifica Navarolo oggi operante.