Il problema del prosciugamento dei terreni della Bonifica Cremonese-Mantovana costituì senz'altro lo stimolo principale per la realizzazione degli interventi. Tuttavia non fu l'unico. Infatti, per rendere maggiormente produttive le terre affrancate dal pericolo delle inondazioni, si rendeva necessario poter disporre di portate idriche che nel periodo estivo garantissero il mantenimento di un grado di umidità sufficiente a far sviluppare le coltivazioni.
Impianto di derivazione irrigua dal fiume Oglio, in località Mulini di Santa Maria, in comune di Piadena.
Portata: 10.000 litri/secondo.
Sezione di presollevammento, sezione principale di pompaggio, vasca di carico e canale Principale di irrigazione del bacino dei terreni Medi e Centrali all’impianto di derivazione irrigua dal fiume Po a Isola Pescaroli, in comune di San Daniele Po.
Portata: 8.300 litri/secondo. Chiaviche
Pertanto, ad avvenuto inizio dell'esecuzione delle opere di prosciugamento, vennero intrapresi gli studi necessari per la progettazione delle opere irrigue viste come integrazione di quelle di scolo. La soluzione più vantaggiosa risultò quella di attingere acqua dal Po e dall'Oglio e di suddividere i terreni irrigabili in comprensori diversi in funzione delle loro caratteristiche altimetriche. Furono individuate quattro zone:
- Zona alta Cremonese-Mantovana verso Oglio, con 8.000 ettari irrigabili
- Zona bassa Cremonese in sinistra di Po, con 8.000 ettari irrigabili
- Zona Casalasco-Sabbionetana, con 7.000 ettari irrigabili
- Zona Viadanese,con 7.500 ettari irrigabili.
Vasca di carico e canale Principale di Irrigazione del bacino Casalasco Viadanese all’impianto di derivazione irrigua dal fiume Po a Casalmaggiore
Vista da fiume dell’opera di presa dell’impianto di derivazione irrigua di Casalmaggiore
Gli impianti di derivazione irrigua vennero realizzati nelle seguenti località:
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S.Maria di Calvatone,sull'Oglio. L'impianto entrò in funzione nell'estate del 1931. Con R.D. 28 Settembre 1929 venne concessa la derivazione di n. 82 moduli (8.200 l/s), integrata con Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici n.658 del 22 Febbraio 1957 a n. 92 moduli (9.200 l/s).
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Isola Pescaroli, in comune di S.Daniele Po, sul Po. L'impianto entrò in funzione nell'estate del 1932. Con R.D. 13 Luglio 1930 venne concessa la derivazione di n. 83 moduli (8.300 l/s).
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Casalmaggiore, sul Po. L'impianto entrò in funzione nell'estate del 1959. Con D.P.R.4 Febbraio 1955 n.6475 venne concessa la derivazione di n.100 moduli (10.000 l/s).
Impianto di derivazione irrigua dal canale Cazumentea, in località san Quirico di Quattrocase, comune di Casalmaggiore, per la fornitura di acqua in pressione per uso irriguo su un bacino di 1.000 ettari.
Portata: 448 litri/secondo ad un pressione di 10 atmosfere.
Impianto di derivazione irrigua dal Canale Acque Alte, in Comune di Bozzolo.
Portata: 1.700 litri/secondo.
Oltre agli impianti di derivazione vennero realizzati impianti di risollevamento per servire zone particolarmente elevate del comprensorio.
Venne realizzata una rete di canali principali e secondari per alimentare la rete delle canalette dispensatrici destinate all'irrigazione a gravità e la rete dei fossi di colo adibiti ad uso promiscuo di scolo ed irrigazione.
La superficie irrigabile del comprensorio risulta attualmente tutta servita. Per il futuro sono pertanto ipotizzabili soltanto interventi di razionalizzazione e di conversione delle strutture irrigue esistenti.